Archivi per la categoria ‘iniziative pastorali’

ACQUAPPESA IN FESTA PER LE CRESIME DEI GIOVANI E LA VISITA DEL VESCOVO

venerdì, 22 settembre 2023
Grande attesa ed entusiasmo tra i fedeli di Acquappesa che accolgono con gioia il loro Pastore monsignor Stefano Rega, da sei mesi alla guida della diocesi, per la sua prima visita alla nostra comunità.
Domenica 17 settembre nella Chiesa Madre, gremita di fedeli, il vescovo ha conferito il sacramento della cresima a 24 giovani, alcuni provenienti dalle parrocchie limitrofe.
Con parole efficaci e persuasive, monsignor Rega ha esortato i giovani, che hanno liberamente scelto e chiesto di accostarsi al sacramento, a dare testimonianza della loro fede e a seguire con entusiasmo il cammino indicato da Gesù.
Un sentito grazie al nostro vescovo per la sua cordialità e la sua gradita presenza e un caloroso augurio ai cresimati, perché si lascino docilmente guidare dallo Spirito che hanno ricevuto.
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Foto di Sara Mei. Grazie per la gentile concessione
Grazie anche all’amministrazione per la collaborazione e al comandante della polizia locale per il prezioso servizio con cui ha ordinato il traffico.
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In compagnia del Maestro Di Donna per ricordare Anna ed Erika

martedì, 29 agosto 2023
Mercoledì 16 agosto alle ore 21.00 nella chiesa della marina, il Maestro Francesco Di Donna, componente dell’orchestra sinfonica dell’accademia nazionale di Santa Cecilia, con il suo violoncello, ci fa dono di un concerto di brani di musica classica.
Su mia richiesta, il Maestro ha accolto immediatamente e con gioia la proposta di dedicare alcuni pezzi specifici alla nostra amata Anna Guaglianone, che da pochi giorni è tornata nella casa del Padre.
Sarà un’occasione per ricordare questa donna, paziente discreta e preziosa collaboratrice della parrocchia, che ha lasciato un vuoto in tutta la comunità. Un piccolo segno per dirle GRAZIE.
A lei e alla sua piccola Erika sarà dedicato l’intero concerto.
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Sacro Cuore di Gesù

venerdì, 16 giugno 2023
Venerdì 16 giugno la chiesa celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù.
La nostra comunità parrocchiale, riunita in preghiera, si prepara con particolare devozione a celebrare questa festa, nella chiesa della frazione marina, dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
TRIDUO DI PREPARAZIONE
Martedì 13 – mercoledì 14 giugno – giovedì 15: Vespri e Santa Messa ore 18.00;
Venerdì 16 giugno: Santa Messa della Solennità del Sacro Cuore di Gesù ore 18.00
BREVI NOTIZIE SULLA DEVOZIONE AL CUORE DI GESU’
La devozione al Cuore di Gesù, si diffonde in tutto il mondo in seguito alle numerose apparizioni che Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690) ha avuto nel convento di Paray-le-Monial (Francia).
Nei momenti di preghiera Margherita aveva visioni nelle quali Gesù le mostrava il suo Cuore ferito, coronato di spine, infiammato di amore per l’umanità.
Un giorno, nel rapimento di una visione Gesù le disse: “Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve che ingratitudini e disprezzo…”.
Nonostante la cattiveria degli uomini Gesù vuole che tutti siano salvi e felici eternamente dopo l’esperienza terrena. E l’uomo, soprattutto chi ha fede, non può sfuggire alla domanda sul suo destino dopo la morte.
“Infatti, quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita?” (Mt 16, 26).
L’interrogativo del Vangelo, rivolto all’uomo che si agita ed è concentrato affannosamente nella ricerca del denaro, del potere e di tutto ciò che inesorabilmente e velocemente passa, ci invita a riflettere su ciò che conta davvero nella nostra vita, cioè la salvezza dell’anima.
Naturalmente bisogna vivere bene per sperare di morire bene.
Nelle rivelazioni fatte a Santa Margherita Gesù apre il cuore alla speranza e promette la salvezza eterna a chiunque, con le dovute disposizioni, si accosterà alla Santa Comunione il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi.
Nella “GRANDE PROMESSA” (1673) assicura:
“Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che riceveranno la Comunione il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell’ultima ora”.
LE DODICI PROMESSE DEL SACRO CUORE DI GESU’ A SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE
1. Darò ai miei devoti le grazie necessarie per compiere i doveri richiesti dalla loro condizione
2. Farò regnare la pace nelle loro famiglie.
3. Li consolerò in tutte le loro pene.
4. Sarò loro rifugio sicuro durante la vita e soprattutto nell’ora della morte.
5. Spargerò abbondanti benedizioni su tutte le loro imprese.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano infinito della misericordia.
7. Le anime tiepide diventeranno ferventi.
8. Le anime ferventi si eleveranno a grande perfezione.
9. Benedirò le case dove sarà esposta e venerata l’immagine del mio Sacro Cuore.
10. Darò ai sacerdoti il dono di toccare i cuori più induriti.
11. Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore, dove non sarà mai cancellato.
Infine la GRANDE PROMESSA:
12. Io ti prometto, nell’eccesso della misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che riceveranno la Comunione il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell’ultima ora.
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Domenica della Parola 2023

venerdì, 20 gennaio 2023
Domenica prossima, 22 gennaio 2023, la chiesa celebra la “Domenica della Parola”, fortemente voluta e istituita da Papa Francesco con la lettera apostolica “aperuit illis” del 30 settembre 2019.
È un’occasione per capire l’importanza della Parola di Dio, vero nutrimento dello Spirito, Parola Vera e Vita per noi tutti.
La nostra comunità celebrerà questa giornata nella chiesa della marina.
Programma:
ore 17.00 intronizzazione della Parola e celebrazione della Santa Messa;
ore 17.40 catechesi a cura di don Colbert sul tema: “Annunciatori del Vangelo, operatori di pastorale sociale.
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Il benvenuto a don Colbert

martedì, 6 dicembre 2022
Domenica 4 dicembre la comunità parrocchiale, riunita in devota preghiera, ha dato il saluto di benvenuto e accolto con gioia don Colbert, sacerdote del Benin, che ha presieduto la celebrazione Eucaristica delle ore 10.00 nella chiesa “Sacro Cuore di Gesù”.
Don Colbert che, insieme con me, si dedicherà con entusiasmo all’annuncio del Vangelo, è un vero dono di Dio per la nostra comunità, chiamata ora ad accogliere con gratitudine la Parola annunciata.
In questo periodo in cui la chiesa Madre è chiusa per lavori, don Colbert celebrerà tutti i giorni la Santa Messa nella sala “Otto Apel”, messa a disposizione dal sindaco Francesco Tripicchio, al quale va il mio ringraziamento.
Santa Messa feriale ore 16.00; santa Messa festiva ore 11.00.
La sala “Otto Apel”, utilissima in questo momento, non ha tuttavia posti sufficienti per accogliere tutti i fedeli nei giorni festivi e credo sia doveroso continuare ad essere prudenti, evitando rischiosi affollamenti.
Faccio appello, perciò, alla sensibilità dei fedeli che possono agevolmente muoversi con mezzi propri, perché nei giorni festivi partecipino alla Santa Messa nella chiesa della marina (ore 10.00 e ore 17.00) per dare la possibilità di partecipare alla Santa Messa delle ore 11.00, nel centro storico, alle persone anziane o veramente impossibilitate a raggiungere la marina. Chiedo questo piccolissimo sacrificio, che il Signore, prima di me, saprà apprezzare. Grazie, dg

Don Colbert ad Acquappesa

martedì, 6 dicembre 2022
Grato a S.E. il vescovo, che ha accolto la mia richiesta, comunico che domenica 4 dicembre arriverà in parrocchia un altro sacerdote, don Colbert, che si affiancherà a me nella cura pastorale dei fedeli di Acquappesa.
All’inizio della Santa Messa, che sarà celebrata domenica alle ore 10.00 nella chiesa “Sacro Cuore di Gesù” in Acquappesa marina, la comunità parrocchiale darà il saluto di benvenuto a Don Colbert.
Nel pomeriggio di domenica, dopo la Santa Messa delle ore 17.00, don Colbert sarà presentato al Consiglio Pastorale e ai collaboratori della parrocchia e, insieme, individueremo gli ambiti pastorali, di cui si potrà maggiormente occupare.
Affidiamo le nostre preghiere alla Madonna del Rifugio, nostra Patrona, perché la presenza di un nuovo sacerdote porti entusiasmo e risvegli il desiderio di Dio nelle nostre famiglie. dg

Auguri di Natale

giovedì, 24 dicembre 2020
FISSIAMO LO SGUARDO SUL BAMBINO GESU’. DALLA GROTTA DI BETLEMME LA LUCE CHE PUO’ SQUARCIARE QUEST’ORA DI TENEBRE
“Ci hanno rubato il Natale”: è questa la frase che si sente, a volte con ossessiva frequenza, in questo insolito mese di dicembre.
Manca l’affannosa corsa al regalo, mancano i cenoni le vacanze i monti la neve, manca persino babbo natale… è questo il Natale che si rimpiange, il Natale che, quasi sempre, fa a meno anche del Bambino Gesù.
Sarebbe ingiusto sottovalutare questo aspetto o dimenticare le tantissime categorie di lavoratori, duramente provate e penalizzate dalle inevitabili chiusure, previste dalle zone rosse, per contenere il contagio della pandemia. Categorie che meritano rispetto comprensione e attenzione.
Bisogna comunque anche riconoscere che in realtà è questo modo frenetico, ormai prevalente, di attendere e vivere il Natale, che ci “ha rubato” il Natale, quello vero, che conduce a una grotta, dove l’Onnipotente, pur di raggiungere l’uomo, si abbassa e si umilia, facendosi Bambino, fragile e debole creatura, bisognosa delle cure umane di Giuseppe e Maria.
Il Natale essenzialmente ci parla di una famiglia rifiutata, che non trova una dimora dignitosa per la nascita del Figlio (“non c’era posto per loro nell’alloggio” Lc 2,7) e dell’estrema povertà di un Bambino, che nasce nel nascondimento più assoluto. Ci parla di sobrietà.
Il covid ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre vite. Ora, tutto ciò che accade ha un senso, spesso indecifrabile. E tuttavia tocca a noi leggere con “sapienza” i segni nascosti negli eventi.
Forse questa pandemia, con le conseguenti insopportabili limitazioni, potrebbe aiutarci a capire che davvero, come con forza afferma Papa Francesco, “Il consumismo ci ha sequestrato il Natale” e che bisogna tornare a guardare con più attenzione a quel Bambino “avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia” (Lc 2,12);
forse potrebbe darci l’occasione di immedesimarci con i tanti disperati della terra che non hanno mai conosciuto un Natale;
forse potrebbe convincerci a non lamentarci per le cose che mancano e, piuttosto, a fissare lo sguardo su medici infermieri oss ammalati e famiglie, che in solitudine lottano, con paura e speranza, anche il giorno di Natale;
forse potrebbe restituirci la semplicità e il candore degli occhi dei pastori, disprezzati da tutti, eppure solleciti a correre verso la grotta per contemplare e adorare il Bambino Gesù;
forse potrebbe finalmente farci capire che quel Bambino, rifiutato fin dalla nascita, deve trovare accoglienza, almeno nel cuore dei cristiani
Allora non sarebbe, come si dice, “un Natale triste”, perché si scoprirebbe di assaporare quella “grande gioia”, annunciata dagli angeli ai pastori.
A tutti auguri di Buon Natale. Gesù, accolto, porti gioia nei vostri cuori e serenità nelle vostre famiglie. Porti pace e speranza alle persone sole e provate dalla sofferenza; agli ammalati di covid e a quelli affetti da altre patologie, a volte più gravi, ma trascurati e dimenticati da un’emergenza sanitaria ormai fuori controllo. L’evangelista Giovanni annuncia: “La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,5). Gesù che è Luce, vinca quest’ora delle tenebre. dg
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La statua della Madonna degli Angeli ritorna nella sua Casa

mercoledì, 3 giugno 2020
Dopo circa tre mesi di assenza, la statua della Madonna degli Angeli torna nella chiesa della Marina, dove è venerata esattamente da quarant’anni.
La statua, commissionata dalla parrocchia, con precise richieste e indicazioni, puntualmente soddisfatte, è stata realizzata nello studio d’arte sacra di Luigi Santifaller a Ortisei (Bz), pittoresca città della Val Gardena, famosa per la presenza di numerosi artisti del legno.
Il 27 aprile 1980 la piccola comunità di Acquappesa marina, fortemente legata alla Madonna degli Angeli, raccolta in preghiera, accoglieva devotamente la nuova statua nella chiesetta del “Sacro Cuore di Gesù”, allora parrocchia autonoma.
Deteriorata dagli anni, agli inizi del mese di febbraio di quest’anno la statua, con l’aiuto decisivo e gratuito di Gioma trasporti, cui va la mia gratitudine, è stata riportata a Ortisei per essere restaurata, presso lo studio d’arte di Ferdinando Perathoner, l’artista che nel 2012 ha scolpito la statua del “Sacro Cuore di Gesù”, presente nella stessa chiesa della marina.
Riportata all’iniziale bellezza, domenica 31 maggio la statua della Madonna degli angeli è stata benedetta e accolta, in modo dimesso a causa delle rigide regole imposte dalla pandemia, ma sempre con calore e devozione, e riposta sul suo trono.
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lettera ai collaboratori

mercoledì, 3 giugno 2020

Carissimi collaboratori,

ora che abbiamo parzialmente ripreso la vita comunitaria attorno all’Eucaristia, ho rivolto un pensiero di incoraggiamento ai ragazzi, agli anziani – ammalati, ai giovani e alle famiglie. Questi i link per chi non avesse avuto l’opportunità di leggere: 

Ora mi rivolgo a voi in questa fase di ripresa della vita pastorale, diventata ancora più problematica. È superfluo dirvi che ritengo indispensabile e fondamentale il vostro aiuto e che senza di voi nessun programma pastorale si potrebbe realizzare. Credo sia radicata anche in voi questa consapevolezza della necessità di unire le forze di persone generose nel servizio e animate da buona volontà. 

Sono grato per tutto quello che avete fatto finora e per il tempo che vorrete ancora dedicare a questa missione, sicuramente più difficile da gestire, ma che non può assolutamente fermarsi. Ho bisogno di tutti voi e insieme, forse, dobbiamo inventarci nuovi modelli pastorali per raggiungere tutte le categorie di persone, i ragazzi gli anziani gli ammalati e le tante famiglie, duramente provate da questa pandemia. 

Ringrazio, intanto, tutti quelli che hanno accolto, con entusiasmo, il mio invito per l’accoglienza dei fedeli in chiesa, per l’igienizzazione dei luoghi di culto e per assicurare una dignitosa liturgia festiva. Sono contento che anche tre ragazze hanno dato la loro disponibilità come volontarie per il servizio di accoglienza. Ecco un aiuto che vorrei chiedervi: attivarvi per trovare altri giovani e far capire loro la bellezza di poter utilizzare in modo costruttivo un briciolo del loro tempo. Sarebbero i giovani, infatti, le persone più idonee a questo tipo di servizio. Troppe volte ci siamo arresi davanti alle loro resistenze. Ma abbiamo bisogno dei giovani perché, come ho ricordato loro, “la comunità parrocchiale non può essere affidata ai soli anziani”.

Spero di incontrarvi presto per riflettere insieme, non più tramite post su facebook, come necessariamente è avvenuto in questo periodo, ma guardandoci finalmente in faccia, per un confronto sulle tracce che questo periodo ha lasciato anche in noi.

Con l’estate che si avvicina e le norme restrittive, imposte dall’emergenza sanitaria, è necessario l’impegno di tutti, per programmare e affrontare con serenità i nuovi problemi, che inevitabilmente si aggiungono a quelli già esistenti. 

Con gratitudine, stima e affetto.

Un abbraccio, dg

 

Uno solo è Onnipotente

mercoledì, 3 giugno 2020
FORSE ABBIAMO CAPITO CHE UNO SOLO È ONNIPOTENTE. FORSE
1585377147134-jpg-papa_francesco_torna_a_parlare__la_fame_conseguenza_della_pandemiaL’immagine commovente di Papa Francesco che, affaticato, attraversa da solo una spettrale piazza San Pietro è, potremmo dire, l’immagine – simbolo delle città di tutto il mondo, completamente deserte.
È l’immagine – simbolo dell’impotenza dell’uomo, limitato per natura.
Gli scienziati lavorano intensamente, spesso nel silenzio e fuori dai riflettori, per capire origine e caratteristiche di questo virus e, così, trovare i mezzi idonei per debellarlo. Medici generosi, legati al proprio dovere, fanno di tutto per salvare vite umane, spesso rimettendoci la propria. Senza la ricerca certosina degli scienziati e il lavoro prezioso dei medici, che operano spesso in condizioni impossibili, certamente ci sarebbero tantissime altre vittime. Dinanzi a loro bisogna solamente inchinarsi e dire grazie.
E, tuttavia, la triste esperienza che stiamo vivendo ci mette davanti anche i limiti della scienza, sorpresa, disorientata e ancora confusa, in questa battaglia contro un nemico invisibile, che ha sconvolto l’intero pianeta. Forse abbiamo capito che l’uomo non basta per dare una risposta a tutto e che bisogna guardare Altrove.
maxresdefaultForse abbiamo capito che UNO SOLO è davvero ONNIPOTENTE. Forse. Perché noi dimentichiamo presto. E, dopo la ricerca affannosa di Dio nel pericolo, è facile che ci lasciamo travolgere di nuovo dall’esclusiva ricerca delle cose che passano e da un modo di vivere segnato dalla superficialità.
QUESTO TEMPO COSI’ BUIO può mostrare persino un aspetto di luce se ci ha aiutati a guardare e capire quali sono le cose veramente importanti della vita e se ha radicato in noi il desiderio di seguire Gesù.
Può addirittura rivelarsi come un tempo di Grazia, se è riuscito a convincerci che bisogna attingere meno alla moda dell’effimero e nutrirsi di più della Parola del Vangelo. Parola che indica e illumina il Cammino.
Se non è così, la “lezione” di questi mesi, vissuti con paura sotto l’incubo di un incombente pericolo, tuttora presente, non è servita a nulla e rischiamo di trovarci dinanzi a una società ancora di più incattivita. I primi segnali che arrivano dal mondo politico e dalla società civile non sono incoraggianti.