FORSE ABBIAMO CAPITO CHE UNO SOLO È ONNIPOTENTE. FORSE

È l’immagine – simbolo dell’impotenza dell’uomo, limitato per natura.
Gli scienziati lavorano intensamente, spesso nel silenzio e fuori dai riflettori, per capire origine e caratteristiche di questo virus e, così, trovare i mezzi idonei per debellarlo. Medici generosi, legati al proprio dovere, fanno di tutto per salvare vite umane, spesso rimettendoci la propria. Senza la ricerca certosina degli scienziati e il lavoro prezioso dei medici, che operano spesso in condizioni impossibili, certamente ci sarebbero tantissime altre vittime. Dinanzi a loro bisogna solamente inchinarsi e dire grazie.
E, tuttavia, la triste esperienza che stiamo vivendo ci mette davanti anche i limiti della scienza, sorpresa, disorientata e ancora confusa, in questa battaglia contro un nemico invisibile, che ha sconvolto l’intero pianeta. Forse abbiamo capito che l’uomo non basta per dare una risposta a tutto e che bisogna guardare Altrove.

QUESTO TEMPO COSI’ BUIO può mostrare persino un aspetto di luce se ci ha aiutati a guardare e capire quali sono le cose veramente importanti della vita e se ha radicato in noi il desiderio di seguire Gesù.
Può addirittura rivelarsi come un tempo di Grazia, se è riuscito a convincerci che bisogna attingere meno alla moda dell’effimero e nutrirsi di più della Parola del Vangelo. Parola che indica e illumina il Cammino.
Se non è così, la “lezione” di questi mesi, vissuti con paura sotto l’incubo di un incombente pericolo, tuttora presente, non è servita a nulla e rischiamo di trovarci dinanzi a una società ancora di più incattivita. I primi segnali che arrivano dal mondo politico e dalla società civile non sono incoraggianti.